Il mito di Brigitte Bardot e l’amore per l’attore Tropeano Raf Vallone
di Maria Lombardo
L’attrice francese fu legata sentimentalmente al calabrese Raf Vallone, fu una storia
intensa a Parigi.“Raf, dopo uno spettacolo, si trovava a Parigi, uscì da una
porta secondaria del teatro e vide BB sotto l’ombrello con i capelli sciolti.
Lei si avvicinò per coprirlo dalla pioggia e la passione divampò. «Per lei
persi la testa. Ma la prima “avance” fu sua. Per dieci sere venne a vedermi
nello “Sguardo dal ponte”. Sempre seduta sulla stessa poltrona, in prima fila.
Per nove volte mi barricai in camerino. Quella donna mi faceva molta paura, mi
scombussolava. La decima sera cedetti. E fu splendido. Ci incontrammo molte
volte in un vecchio convento trasformato in albergo a una trentina di
chilometri da Parigi. La sua magia erotica era paragonabile soltanto a quella
di Marilyn Monroe», affermerà l’attore. Che anni erano quelli in cui si
incontrarono Raf e Brigitte? «Anni luminosi», dirà l’attore di Tropea. La loro
storia rimase segreta per parecchio tempo, i rotocalchi erano ancora fermi alla
storia con Bécaud, e alcuni vaneggiavano su un ritorno di fiamma con Jean-Louis
Trintignant. «C’erano alcune foto rubate qua e là all’uscita di un ristorante
con Raf, ma i nostri rapporti pubblici passavano ancora come puramente professionali.
Dovevamo preparare in segreto un film! La mia partenza per Siviglia troncò sul
nascere qualsiasi nuovo scandalo d’alcova!», affermerà la Bardot. In realtà, a
troncare lo scandalo fu una certa Oriana Fallaci, all’epoca già firma di punta
dell’«Europeo». Un paparazzo ben appostato aveva scattato centinaia di foto che
ritraevano Raf a bordo della sua cabriolet bianca con accanto BB. E i negativi,
da Parigi, erano finiti nella redazione dell’«Europeo». Per il settimanale
milanese, sarebbe stato uno scoop mondiale, ma come rivelerà lo stesso Vallone
le foto «non furono mai pubblicate per l’intervento perentorio di Oriana
Fallaci. Per la sua affettuosa solidarietà femminile nei riguardi di mia moglie
Elena».Lei, dirà Raf, grafomane, mi mandava all’Hotel Raphael dei bigliettini a
forma di margherita, dove su ogni petalo erano scritte un’infinità di parole
d’amore. Elena, mia moglie, casualmente li trovò, e quando tornai in camera la
trovai seduta su una poltrona che singhiozzava lentamente. Ebbe la forza di
dirmi bisbigliando: “Perché non mi hai detto nulla?”. Telefonai immediatamente
alla Bardot per informarla che non sarei andato con lei e che del film non se
ne sarebbe fatto nulla. Fu la fine di un sogno, ma anche la rinascita di un
amore».
Il virgolettato è parte del capitolo “Di poeti e di amanti” tratto dal libro
di Mauro Zanon, “Brigitte Bardot. Un’estate italiana”, Gog, 2020, tratto dal
sito pangea.news
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