Decreto per la custodia dei boschi delle Ferriere di Mongiana (VV)


 

di Maria Lombardo 


Due secoli e mezzo fa, un capitolo integrante del programma governativo del Regno delle Due Sicilie fu quello diretto all’affrancamento dalle importazioni di materiali strategici e di riappropriazione al demanio statale delle risorse naturali, che si rese necessaria anche perché il complesso di Stilo aveva di fatto esaurito la sua riserva di combustibile vegetale a causa di una indiscriminata gestione delle risorse boschive. Così nel 1768, una commissione tecnica coordinata da Giovanni Francesco Conty, già direttore delle ferriere di Stilo e di Assi, individuò un area di interesse alla confluenza dei fiumi Allaro e Ninfo in contrada Cima sulla piana Stagliata – Micone, poco distante dal piccolo centro di Mongiana, che presentava una adeguata disponibilità  del legname e degli altri  fattori necessari alla produzione. L’area in questione, di proprietà del principe di Roccella, poiché era ideale per l’istallazione di una ferriera venne acquistata dal governo di Napoli che nel marzo del 1771 autorizzò l’esecuzione del progetto. La realizzazione del complesso, sotto la direzione di Massimiliano Conty, figlio di Giovanni Francesco che ne fu amministratore fino al 1791, e con progetto dell’Arch. Gioffredo, impiegò quasi dieci anni, durante i quali si resero necessarie importanti opere idrauliche e sostanziali modificazioni della morfologia del sedime di impianto. Date le caratteristiche del terreno e la necessità di uno sfruttamento intensivo del bosco e delle acque il complesso venne concepito come un insediamento stabile in area produttiva a gestione sostenibile, tesa allo sviluppo delle industrie siderurgiche calabresi. In tal senso venne varata una rigida legislazione a tutela di una più attenta gestione del patrimonio forestale, per evitare che un sistematico depauperamento boschivo potesse privare il nuovo complesso di un regolare afflusso di carbone vegetale. Venne pertanto emanato un decreto con cui di approvava il regolamento per l'amministrazione e la custodia dei boschi di Serra san Bruno e Stilo destinati al servizio degli stabilimenti metallurgici di Mongiana e della Ferdinandea. Almeno questo successe davvero!

 

 


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