Tenuta Pietra Nera meraviglioso palazzo di Badolato (CZ)
di Maria Lombardo
Ad occhi sgranati si ammira questo
incantevole palazzo ubicato nelle campagne di Badolato come esempio di villa
fortificata. Non è eufemismo dirlo ma questa storica tenuta possedimento dei
Baroni Gallelli è la più esclusiva nonché prestigiosa della Calabria. Ed oltre
tutto dati alla mano è testimone muto di un passato di scorribande brigantesche
in questo territorio. Inoltre è doveroso ribadire che la “dinastia” dei
Gallelli era presente sul territorio Badolatese già nel 1500 con un loro castello
ed una masseria fortificata. Questa fu sempre zona calda!
L'area agreste di Badolato era
trafficata da briganti e cavallo e fu questo il motivo che spinse i baroni a
difendere la loro tenuta. Sono proprio questi gli angoli che amo raccontare
carichi di storia e bellezze architettoniche e paesaggistiche. Ecco che Pietra
Nera - oggi la tenuta è conosciuta con questo nome - è sita nell’antica baronia
di Badolato, feudo che i Gallelli amministrarono dal 1658 all'eversione della
feudalità del 1806. Un tempo era il cuore pulsante di una evoluta azienda
agricola 480 ettari di terreno coltivato oggi invece solo 23 ettari sono
recintati e ne costituiscono il parco di questo stupendo palazzo!
Al tempo dei fasti dei baroni era
possibile scorgere nelle loro terre un vastità di caseggiati costruiti
nell'800: la neogotica villa-fortezza (1853), il raffinato casale in pietra
(1853), la dipendenza della servitù (1860), le eleganti scuderie in pietra
(1853), la palazzina-servitù (1860), e un grazioso casottino per il forno a
legna (1860). Effettivamente i baroni Gallelli erano molto ricchi e riuscirono
a migliorare i loro possedimenti.
I Gallelli per la costruzione di
questa meraviglia architettonica incaricarono due architetti Toscani nel 1853
proprio da don Giuseppe settimo barone di Badolato. Il Barone Don Giuseppe era
colto, furbo e molto potente e sotto la sua amministrazione la Tenuta Pietra
Nera fu molto ricca con la presenza di ben 35 dipendenti.I due architetti per
portare a termine tale impresa, furono ospitati nel cinquecentesco palazzo
Gallelli, situato nell’antico borgo di Badolato superiore, per tutto il periodo
necessario ai lavori di progettazione e realizzazione.
Interessante esempio sono proprio
le scuderie esempio di maestranza Calabrese del diciannovesimo secolo. Il bordo
frontale, e’ infatti costituito da una doppia schiera di tegole, elemento
decorativo tipico Calabrese dell’epoca. Le porte delle scuderie sono in ferro,
e le finestre hanno all’esterno grate in ferro lavorato da bravi fabbri. Quando
in Calabria vi era presenza di briganti i baroni facevano edificare queste
ville fortificate da architetti militari. Esempio lampante è questa villa!
Intanto il maestoso palazzo per
avere le funzioni scelte da Don Giuseppe doveva essere posizionato su una
collinetta perciò si dovette scavare tale collina per erigere le 5 torri
merlate e ben 28 feritoie per favorire gli spari. Il tiro “piombante” definito
così! Era questa una tecnica medioevale poiché sotto lo stemma della famiglia
si vedono dei fori per gettare olio bollente. Fu davvero inespugnabile!
Inoltre i dati storici raccontano
di 12 assalti di briganti tutti sventati all'imbrunire del 9 giugno 1858.
Grazie a tutti questi accorgimenti, la villa-fortezza è infatti tipologicamente
fedele all'architettura dei manieri, delle rocche, e delle ville-castello, non
a caso è stata inserita nell'enciclopedia della "Calabria fortificata,
edizioni Apograf. 1999" ed è annoverata nell'A.D.S.I. (Associazione delle
Dimore Storiche Italiane), come esempio di residenze nobiliare- fortificata.
Oggi è veramente un vanto per la Calabria possedere queste bellezze , basti
considerare il fatto che è anche la sede ufficiale del Club calabrese, per la
caccia alla volpe simulata a cavallo, l'unica organizzazione nel sud Italia per
la pratica di questo elitario sport equestre, insuperabile quindi per gli
eventi più eleganti e raffinati. Caratterizzato da grandi e romantici spazi
immersi nel verde, il parco è anche arricchito da campi sportivi, nonché da una
panoramica piscina di m.15x20 che domina il golfo di Squillace.
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