In Calabria tra fine Dicembre e inizio di Gennaio da secoli si rinnova il tradizionale rito della macellazione del maiale.
Crediti foto: https://www.irpiniaoggi.it/ di Maria Lombardo L’allevamento e macellazione di questo suino era considerato un prodotto alimentare indispensabile dai nostri avi. Fino a qualche anno fa infatti non esisteva un nucleo familiare che non allevasse un maiale per nutrirsi delle carni di esso. Carni gustosissime che costituivano il primo fabbisogno energetico giornaliero. Il maiale, prima della sua uccisione, veniva acquistato e fatto ingrassare dopo lunghi mesi di sacrifici da parte della famiglia contadina. La macellazione andava dalla festività di Santo Stefano fino al giorno dell’Epifania. La mattanza si consumava in maniera abbastanza pittoresca e andava fatta dotandosi di coltelli di vario genere. E ogni persona aveva un ruolo ben preciso, da chi preparava il povero animale a chi puliva le cuoia con dell’acqua bollente. C’era poi anche chi girava il sangue che sgorgava come una fontanella dalla carotide dell’animale affinché non si coagulasse per fare i...