Anche la Calabria ha il suo, lo zafferano di Motta San Giovanni (RC)

di Maria Lombardo
Si sta tornando inesorabilmente alla terra, anzi in Calabria non si è mai smesso di lavorare le nostre tipicità locali. Solo che complice la crisi ed il web abbiamo un modo più elegante di proporle al mondo. Ed io voglio essere ambasciatrice di questo ritorno alle nostre tradizioni ed ai nostri prodotti di eccellenza. Oggi vi porto a scoprire lo zafferano di Motta San Giovanni! Lo zafferano è conosciuto da tutti come spezia pregiata che si ottiene dagli stigmi del fiore del Crocus sativus, conosciuto anche come zafferano vero, una pianta della famiglia delle Iridacee. E’ una spezia molto costosa è vero! Effettivamente in Calabria si produce solo da un quinquennio con ottimi risultati, prima questa polverina si importava da Iran, Spagna, Grecia. Sulle colline di Motta San Giovanni cura lo zafferano la famiglia Orfei che oggi ha una bella attività (ne siamo felici). Risulta essere l’unica azienda del settore presente in provincia di Reggio Calabria, è in fase di espansione e oltre lo zafferano produce fichi, mandorle, olio e vino, utilizzando tecniche di lavorazioni che si tramandano negli anni, per migliorare le produzioni nel rispetto dell’ambiente. E’ chiaro che prima di cimentarsi in questa “impresa” si sono fatti studi e si può affermare che le proprietà organolettiche sono rinomate. Qui il territorio pare molto vocato. La lavorazione e raccolta avviene manualmente per fare 1 Kg di zafferano è necessario raccogliere 150 000 fiori e occorrono circa 500 ore di lavoro. Lo zafferano calabrese è rosso vivo non ha puntini bianchi e non è umido questo perché deve mantenere il suo aroma. Rende i piatti gustosi ed è una fonte di sostanze preziose. Constrasta l’invecchiamento, favorisce la digestione, infatti vengono prodotti anche i liquori con lo zafferano. Combatte gli stati depressivi ed è afrodisiaco naturale. Zero calorie: pur regalando sapore ad ogni piatto a cui viene mescolato, non aggiunge grassi né calorie e inoltre stimola il metabolismo, prevenendo anche le infezioni intestinali. E poi l’utilizzo in cucina si fa di tutto! Dall’antipasto al dolce ma le combinazioni migliori si hanno con il riso, i crostacei, i frutti di mare, le carni in umido e le salse delicate. In questi casi il gusto dello zafferano arricchisce, colora ed esalta i sapori. Solitamente questa spezia va aggiunta a fine cottura, altrimenti perde il suo sapore e il suo profumo; bisogna prestare particolare attenzione anche al dosaggio: per tre/quattro persone è sufficiente una bustina da 0,15 grammi. In alcuni casi (nei piatti in umido, per esempio) è possibile aggiungerlo fin dall’inizio della cottura, stemperandolo però in acqua. I piatti preparati con lo zafferano si abbinano solitamente a vini bianchi frizzanti e di buona struttura o a rossi morbidi e non troppo tannici, che altrimenti esalterebbero solamente la nota amara dello zafferano.
COMPRIAMO LO ZAFFERANO CALABRESE!

Commenti

  1. Molto bello. Con quel sole forte di reggio dovra essere molto potente.

    Ce unaltra produzione recente nel cosentino.

    https://ilcalicediebe.com/2018/04/11/zafferano-del-re-due-sorelle-cosentine-per-loro-rosso-di-calabria/

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