LA MADONNA NERA – SEMINARA (RC)






di Maria Lombardo



Cu ndi voli di cchiù /Mu vaci a fera /Ca a nmenzo agustu /Veni Siminara.
Madonna dei poveri è l’appellativo con cui nell’omonimo Santuario di Seminara, in provincia di Reggio Calabria, si conserva e si venera una millenaria statua recentemente restaurata. E’ chiaro che il culto mariano della Madonna nera nel Reggino è molto sentito si dice che la Vergine abbia operato miracoli molto sentiti.
E’ la più antica statua lignea della Calabria per cui è doveroso lasciare testimonianza, affinchè sia le genti di Calabria che i gentili visitatori calabresi possono accingersi a visitare questa meraviglia di Calabria. Custodita nell’omonimo Santuario che risulta di interesse architettonico per i motivi circolari che ornano la facciata, i due campanili a cuspide con caratteristici pennacchi ed il protiro innanzi al portale della navata centrale.
Inoltre per dare uno sguardo di interezza al luogo che stiamo trattando all’interno, si possono ammirare le pregevoli decorazioni e diverse opere scultoree, tra cui la statua della Maddalena, quelle dei Santi Pietro e Paolo e il fonte battesimale in argento, tutti databili alla fine del XVI secolo.
Due reliquiari, inoltre, custodiscono i resti sacri di San Filareto e di Sant’Elia. Significativi esempi di arte scultorea rinascimentale sono le statue a tutto tondo e in marmo raffiguranti i SS. Pietro e Paolo ed il fonte battesimale, anch’esso in marmo.
Allo scalpello di Rinaldo Bonanno (1545 ca. – 1590), uno dei più grandi maestri della Sicilia del secondo ‘500, si ascrive la scultura in marmo a tutto tondo raffigurante la Maddalena, mentre a Martino Montanini (1505 – 1562) la Madonna con Bambino, conosciuta con il nome di Madonna degli Uccellari.
In alcuni vani sulla sinistra del presbiterio è stato recentemente allestito un museo di Arte Sacra che custodisce parati sacri, reliquiari argentei ed altre suppellettili argentee destinate alla celebrazione dei riti. La Madonna Nera Greca di San Basilio Magno questo è il vero nome della superba effige è stata scolpita in legno di cedro e ricoperta di oro, effettivamente con sembianze bizantine è stato possibile azzardare l’ipotesi che la statua sia giunta a Seminara a seguito dei monaci in fuga.
E’ la Madonna Nera più alta (cm 92), seconda sola alla Madonna di Verdelot, in Francia. La statua è scolpita a tutto tondo e ritrae la Vergine assisa su un trono in argento con il Bambino sulle ginocchia: l’iniziale collocazione al periodo bizantino è da ritenersi erronea, mentre è quasi certo che sia di epoca barocca a giudicare dall’abbondanza di fregi.
Sul rinvenimento della statua però aleggiano numerose leggende popolari: si narra che la preziosa statua in legno di cedro bruno sia stata rinvenuta da due giovani pastorelli tra i cespugli di rovi vicino ai quali avevano portato il loro gregge al pascolo.
Ed ancora che ritrovata nella chiesa di San Fantino a Taureana tra martedì e mercoledì si dice che la Madonna Nera potè essere sollevata solo da un gruppo di poveri che trionfalmente portarono la Regina di Seminara in città.
La statua, in ricordo dei giorni in cui pare sia stata trovata, ogni martedì e mercoledì Santo è portata accanto all’altare Maggiore. Avara di notizie è la storia sulle chiese che in precedenza ospitarono la Vergine Nera trovo questo:”del notaio seminarese Domenico Arena, con il quale il 31 luglio 1768 dalle autorità religiose e civili, riunite in pompa magna proprie ante ianuam majorem Venerabili, Ecclesia, sub titulo Sancte Mariae Pauperum, fu stabilito di dichiarare la Madonna dei Poveri patrona della città di Seminara e di fissare, in perpetum et in infinitum, la festa nel giorno 14 agosto di ogni anno”.
La scultura è stata da sempre oggetto di attenzione da parte della storiografia artistica.Oggi, dopo un accurato restauro, possiamo con maggiore certezza datare la statua al XII secolo e, invece, ad un’epoca più tarda il Bambino.
Il Bambino che ha in braccio indossa un saio legato da cingolo, calza scarpe d’argento ed ha in una mano un rametto e nell’altra un globo sormontato da una crocetta .I festeggiamenti in onore della Vergine coinvolgono Seminara e i paesi vicini nel rito liturgico, ma anche in spettacoli folkloristici ed in una grande fiera dove è sempre stato possibile reperire speciali mercanzie.

Commenti

Post popolari in questo blog

Le paste Gioiosane un dolce tipico di Gioiosa Jonica: venite a gustarle in Calabria!

E’ tornata in Calabria la passera scopaiola

LIMBADI (VV). MOTTA FILOCASTRO: IL SANTUARIO DELLA SANTA CROCE.