Torrone di Bagnara Calabra IGP: torrone a poglia con mandorle

di Maria Lombardo
 Sulla primogenitura del torrone vi è una intricata lotta tra i borghi calabresi di Taurianova e Bagnara, ma cosa certa è che la sua prelibatezza è immutata da secoli. E’ la storia del Torrone Artigianale, che in Calabria è molto tutelata qui si produce anche il cumpittu (torrone di origine araba. A Bagnara per esempio la ricetta si tramanda da padre in figlio fin dai primi dell’800, Taurianova ha una storia del torrone meno antica per questo motivo Bagnara leggittima la progenitura. La querelle è di un certo peso ed ancora oggi non è stata risolta. Nel 2014 ha ottenuto il marchio di Indicazione geografica protetta (Igp), il primo torrone ad ottenere questo marchio europeo. Tuttavia le ricerche affondano le radici nel ‘700 Bagnarese già i monaci preparavano un torrone torrefatto scuro chiamato Martiniana. Tuttavia il primo vero laboratorio artigianale a Bagnara dopo la metà del 1800, grazie a Francesco Antonio Cardone la cui l’arte dolciaria è stata tramandata di generazione in generazione fino ai giorni nostri. A Bagnara Calabra, patria del torrone calabrese dal 1865, si celebra la festa del dolce tipico della cittadina meridionale, rinomato per la ricchezza degli ingredienti, a cui si aggiungono il cioccolato e talvolta i canditi. E’ un dolce della tradizione contadina miele e mandorle di cui tutta la Calabria è ricca. Torroni e torroncini hanno forme, colori e confezioni molto diversificate; anche il gusto varia a seconda delle materie prime utilizzate. Ed è questo il suo successo! La preparazione è molto facile e non richiede metodi particolari Le mandorle tostate vengono unite all’albume e al miele e il tutto cotto a bagnomaria per circa sei/sette ore, mescolando continuamente con una spatola per avere una cottura uniforme. Oggi le tecnologie dei moderni laboratori ha colonizzato anche questo settore e quindi questa operazione viene fatta in apposite apparecchiature dotate di spatole automatiche. A cottura ultimata l’impasto viene steso con il mattarello e lasciato freddare. Successivamente si tagliano in tante barrette dalle dimensioni variabili e dai gusti svariati Bergamotto, Cedro, Liquirizia, Limone, Cannella, Cioccolato, Vaniglia, Caffe’, Gianduia. Da abbinare con un liquore dolce. Ostiato o con copertura di zucchero o di cioccolato finissimo il Torrone di Bagnara viene proposto in tantissime varietà, alcune delle quali, le più antiche e tramandate nei secoli, hanno ottenuto di recente il prestigioso marchio Igp.

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