I Ruderi di Capistrello a Brancaleone.
DI MARIA LOMBARDO
La Calabria è una regione ricca di ruderi da riconoscere e collocare nello scacchiere della storia della nostra Regione, questa volta è il territorio di Brancaleone ad “ospitare” la nostra curiosità.
L'Aspromonte è un posto quasi sconosciuto, specie verso le pendici orientali, ma intriso di storia e di leggende molto antiche.
Proprio su questi pendii, nel comune di Brancaleone, si trova Capistrello” o in dialetto locale “Crapisteddhu” che secondo lo storico e ricercatore il Dott. Vincenzo De Angelis di Brancaleone era
un antico maniero Saraceno.
un antico maniero Saraceno.
I territori di Capistrello e di Brancaleone erano divisi da un torrente, lo Ziglia.
Si passava da una parte all’altra tramite un ponte passerella (che secondo una leggenda del luogo veniva costruito di giorno e disfatto di notte) finché una frana un giorno allontanò definitivamente i due luoghi..
Si passava da una parte all’altra tramite un ponte passerella (che secondo una leggenda del luogo veniva costruito di giorno e disfatto di notte) finché una frana un giorno allontanò definitivamente i due luoghi..
La struttura dell’ipotetico castello è simile ad una piccola fortificazione, un luogo da cui, si racconta, si ricavavano oro e argento.
Oltre alle curiose leggende che aleggiano su questo luogo misterioso ,una delle più ricorrenti è sicuramente quella che indica Capistrello come la dimora della gallina dalle uova d’oro, leggenda che trova una spiegazione plausibile dall’ antica estrazione di metalli preziosi in questa zona .
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