“I nacatuli “ specialità del Natale Reggino
Crediti foto: https://blog.giallozafferano.it/
di Maria Lombardo
Tradizioni per un Natale ricercato e dal sapore di altri tempi, la Calabria è un corollario di specialità che meritano tutte anche un piccolo assaggio. Ci troviamo nel Reggino per parlare delle nacatole dolcetti tipici a base di anice famosi per non avere una forma definita. quindi date sfogo alla fantasia! Un dolce che comunque va preparato tassativamente la settimana prima di Natale. Lo richiede la tradizione e va rispettata. Un segno beneaugurale che le famiglie devono portare sulla tavola di Natale. Un dessert contadino ma carico di storia e leggenda. Effettivamente questo dolce di color marrone chiaro, col suo odore delicato ed il sapore dolce era un dolce nuziale nel mondo magno greco ai nostri giorni invece esclusivamente dolce natalizio. Secondo una descrizione del Marzano le nacàtole, di forma ellissoidale, con una piccola cuna e con una spirale dentro, che figurerebbe da bamboccio agli inizi del Novecento era il dolce che veniva offerto specialmente nei matrimoni. Quindi la loro funzione dal punto di vista rituale era quella di propiziare il concepimento e la nascita di una nuova vita.
Ingredienti
- 500 gr di farina 00
- 200 gr di zucchero semolato
- 4 uova
- 1 bacca di vaniglia
- 60 gr di latte intero ( però non va aggiunto tutto ma solo se l’impasto lo richiede)
- 1 bustina di lievito per dolci
- scorze di limone e arancia grattugiati
- olio evo per friggere q.b.
Preparazione
Unite farina e lievito e setacciateli non devono fare grumi. Fatto questo passaggio ad uno ad uno si mescolano tutti gli ingredienti tranne il latte. Ecco che l’impasto inizia a prendere forma. Attenzione ottenere impasto compatto e non appiccicoso e molle. Il latte a questo punto aggiungetelo se serve. La pasta deve riposare 15 minuti e solo dopo iniziare a fare le forme. La forma più gettonata è quello che sembra un rosone delle chiese. Il rosone va fermato con dei bastoncini laterali, non vi spaventate non è difficile. Poi friggete tutto in olio evo bollente e una volta tiepidi cospargete di zucchero a velo. Attenzione che grazie al ritorno delle tradizione vengono prodotte anche delle pasticcerie.
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