Agnana (Rc): il sorbo locale tra i più buoni frutti antichi di Calabria
di Maria Lombardo
E’ il sorbo di Agnana o di Melia di San Roberto come lo si
desidera chiamare ma questa pianta è la più anziana dell’Europa Mediterranea.
Apprezzata dalla Grecia alla Turchia! Un frutto che varia dal tondo al
piriforme consumato solo dopo la maturazione. Un prodotto conosciuto solo dagli
anziani ed è davvero un peccato i
giovani spesso non l’hanno mai visto ne assaggiato io faccio eccezione li
posseggo nei miei terreni. Matura proprio in autunno quando veniva spiluccato
dalla pianta e riposti sul “cannizzo” in un basso bisognava attendere che
cambiassero colore per mangiarlo anzi devono essere succhiati facendo con le
dita una leggera pressione su esse. La buccia non doveva essere mangiata
specialmente i bambini in quanto astringente ma il suo cuore è dolce e cremoso.
Infatti tale frutto è diventato molto raro, presente in
qualche campo abbandonato , dove non è passato qualche incendio, poco conosciuto
e quando qualcuno non informato sulle caratteristiche del frutto, adocchiando
una pianta, coglie appunto i piccoli frutti e tenta di addentarli, ricevendo
una sgradevolissima sorpresa, assaporando qualcosa di abominevole che si ferma
in bocca e che bisogna sputare. Per questo motivo vi ho spiegato come godere
della bontà di questo frutto senza cattive sorprese. La pianta del Sorbo di Agnana cresce velocemente nei primi anni poi
lentamente impiega 100 anni per mezzo
metro il suo legno è pregiato e resistente per cui era usato per eseguire sculture,
specie dei santi, ma anche dei tronchetti filettati per torchi. Ma torniamo al
sorbo di Agnana queste piante erano in
passato dei baroni Macrì che producono frutti di pezzatura rilevante, color
crema, ma era pervenuta anche la notizia dell’esistenza di una pianta
monumentale a Condoianni, ma
all’improvviso sono giunte dalla zona montana di Melia di San Roberto, le
sublimi sorbe di Melia dalla pezzatura fuori dall’ordinario; sferiche con la
parte offerta al sole intensamente rossa e quella opposta gialla.La pianta è
centenaria ed è l’unica che si conosce, per cui è doveroso salvarla, riproducendola.
Se vi trovate in Autunno nel Reggino Ionico andate alla ricerca di questa delizia antica.
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