Lia Staropoli e Adriana Musella: difesa della Musella sulla pagina della Staropoli.

di Maria Lombardo

La Presidentessa di Con Divisa Lia Staropoli di cui non si conosce il direttivo della sua associazione intendiamo farlo presente, cerca a tentoni sulla sua pagina di delegittimare tirando fuori blandi commenti sulla scrivente ma alquanto pesanti per altra figura professionale presa di mira dalla Staropoli poiché abbondantemente querelata da moltissime persone del comprensorio Nicotera- Limbadi.  Una situazione al limite del normale non c’è che dire! La Staropoli sfoggiando un  becero vittimismo come la Musella di cui sono notissimi i fatti per cui è stata indagata ed è indagata ribadiamo, concede la sua “solidarieta” alla Staropoli che hanno collezionato con  la Dell’ Acqua 20 denuncie a testa da persone stanche di vessazioni e perquisizioni con 41 tulp capeggiate dal marito Vittorio Iacobino.  La Musella sulla pagina della Staropoli lamenta il fatto che la scrivente si sia ribellata ad un tag in cui figurava la Musella ed in cui scrivevo :” non taggatemi con la Musella io sono una calabrese dal cervello piccolo e sto dalla parte della pivella” . La Presidentessa della Gerbera Gialla considera i calabresi gente dal cervello piccolo e considera pivella la giornalista Alessia Candito che ha portato alla ribalta l’inchiesta che la riguarda. Ricordiamo che la presidente dell’associazione Riferimenti – Gerbera Gialla, Adriana Musella, è indagata per appropriazione indebita dalla procura di Reggio Calabria. Al vaglio dei magistrati ci sono i fondi negli anni versati da diversi enti pubblici e secondo l’ipotesi investigativa utilizzati in modo non del tutto consono e conferente. Tra il 2011 e il 2012, infatti, nelle casse dell’associazione sarebbero confluiti circa 400mila euro grazie pure a un protocollo da 130mila euro siglato nel dicembre 2010 tra il Consiglio regionale e Riferimenti. Soldi che erano stati spesi anche per retribuire familiari della presidente e per finanziare viaggi, ristoranti e acquisti. Dalla contabilità dell’associazione, infatti, spuntano non solo convegni istituzionali, qualche incontro nelle scuole e “settimane bianche dell’antimafia” a Folgaria. Ci sono: 60mila euro di tipografia per la realizzazione di calendari e di un libro, 11mila euro per omaggi e addobbi floreali, 23 mila euro per le magliette distribuite durante la manifestazione “Gerbera Gialla” e quasi 5mila euro di targhe. Con i soldi della Regione, inoltre, sono state pagate 1.778 euro all’Apple Store di Roma, le bollette dei cellulari (5mila e 900 euro), quelle del telefono fisso (2mila euro) e dell’energia elettrica (844 euro). Addirittura 16mila euro, sono stati i compensi pagati da Riferimenti a Francesco Tortorella, di professione grafico e nella vita figlio di Adriana Musella. Infine, ci sono pranzi per 7mila e 200 euro di cui 2mila spesi alla Locanda di Molinara e 1.500 al ristorante “I Tre Farfalli” all’epoca di proprietà di Salvatore Neri, cognato della presidente Musella.  Vorrei ricordare alla Musella e alla Staropoli che lo spirito di quest’antimafia non è propedeutico ne insegna qualcosa se non ad allontanarsi dalle forze dell’ordine e di rivedere i loro comportamenti questa per il popolo ma soprattutto per me è democrazia.

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