Il sorbo l’ antico frutto calabrese
di Maria Lombardo
Impegnatissima nel recupero di tutto quello che riguarda la nostra e le nostre tradizioni, questa volta mi voglio cimentare in un racconto che affonda le radici molto lontano: il sorbo. I surva questo frutto delizioso ma molto antico cresce in tutto il Mediterraneo spontaneamente. La collina è il posto che sceglie per fiorire e poi dare il suo prodotto, ai margini e dentro i boschi, nei cespugliti e nelle siepi lo si vede prosperare. La survara è una pianta che non necessita di cure ed è per giunta molto longevo. Esistono in Calabria delle specie di sorbo particolari, il sorbo degli uccellatori (sorbus aucuparia). Ha caratteristiche botaniche simili al sorbo comune: la pianta è di taglia più piccola (10-15 metri d’altezza), i frutti sono leggermente più piccoli e a maturazione acquistano un colore rosso vivo. Tra l’800 ed il 900 quando le masserie erano il luogo più vissuto e frequentato il sorvo spadroneggiava come coltura principale. Per alcuni nuclei familiari le sorbe insieme ad altri frutti erano una fonte indispensabile di sostentamento. I contadini raccoglievano le sorbe, normalmente, nel mese di ottobre quando iniziavano a cadere a terra. La raccolta veniva fatta a mano, con molta cura. Sono i ricordi di mio padre ad aprirmi questo mondo sulle colture antiche, racconta che il frutto diveniva maturo dopo 15-20 giorni lasciandoli riposare sui cannizzi. Per accellerare la maturazione dei frutti si disponeva nel fondo delle ferrazze uno strato di circa 5 cm di paglia. Le sorbe una volta mature assumono un colore marrone bruno e la polpa diviene morbida e dolciastra, e possono essere consumate così, o trasformate in marmellata o essiccate. Si potevano mangiare così per tutto l’inverno! Diversi contadini del versante orientale dell’Aspromonte usavano appendere al soffitto o in posti riparati dal sole e dalla pioggia i grappoli di sorbe riunite a mazzetti. Questo tipo di conservazione consentiva di prolungare la disponibilità di poter consumare questi frutti quasi freschi. Oggi il sorvo si usa in erboristeria per farne decotti antinfiammatori. Gli antichi romani erano ghiotti del decotto di questo frutto, però invece dell’acqua nella preparazione usavano il “caicino”, il famoso vino dell’impero, prodotto proprio nei nostri territori. L’albero di sorbo fornisce un legno pregiato utilizzato in lavori di tornitura (ad esempio per la costruzione di zampogne). Negli ultimi decenni il numero di piante di sorbo è diminuito drasticamente a causa dei numerosi incendi. Non ci resta che dire salviamo le nostre antiche colture.
Sono nata in Calabria e
RispondiEliminamanco da 50 anni ma il ricordo dime bambina che
mangiava nzurvi(sorbe) e tornato prepotente alla mente leggendo ilvostro.articolo grazie le vere origini nn si scordano mai
Nato in calabria prv
RispondiEliminaCatanzaro
Paese Vazzano
Ora prov VV .
RICORDO il frutto surva
Si mangiavano in inverno fine Febraio
E un frutto piacevole se si consumano a maturazione polpa morbida sapore un po aspro ma piacevole come cioccolata .
Oggi novenbre 2020
Ne o raccolte ca
2 kg o fatto
6 vasetti di marmellata
Mai fatta prima dora
Risultato squisita marmellata gusto come
Biscotti prodotti a Soriano Calabro.spero nella prossima raccola di rifare mamellata da tanto piacere a mangiarla a colazionespalmata su pane e burro.
Preparazione lavare il frutto. lavorativa separare la polpa dalla buccia
Tagliare dalla parte
Del gambo e dopo stringere dallaltro lato con 3 dita a fare uschire la polpa ci sono dentro
I semi e tanti.
Mettere in pentola con un po di aqua mescolate sempre fino a ebollizione la polpa si stacca al 90% dei semi scolare la crema e strfinando i semi aggiungendo un po di aqua separata in un recipiente .poi laschiare riposare il contenuto ca
1 ora la polpa va giu scolare laqua e il resto agiungere nella polpa in pentola. Ebollizione
Quanto basta a laschare
Una crema densa.
Frutta kg 1
Zucchero gr 500
Condensato busta 1
Busta vaniglia
Poco di cannella
Mescolare Mescolareper non fare bruciare la crema..
Aiutiamo a salvate la natura e alberi a noi utili.grazie per aver letto. Francesco
Mi piace quello che la natura ci da salviamo questi alberi tempi fa utili per la nutrizione di animali .e umani
RispondiEliminaAssente dalla calabria
RispondiEliminaDa 54 annni
Franccesco